Ultimo Aggiornamento 10 Ottobre 2024
La salute e la sanità pubblica nel nostro Servizio Sanitario Nazionale
Quando parliamo di sanità, vengono in mente due possibili accezioni:
- sanità intesa come salute (sanità fisica o mentale);
- sanità intesa come assistenza sanitaria, vale a dire l’insieme dei servizi e delle strutture destinate alla tutela della salute.
I due termini, salute e sanità, sono spesso usati come sinonimi. In realtà sono due concetti diversi.
Perché? Proviamo a rispondere, partendo dalle basi, con l’aiuto del nostro Avv. Gabriele Chiarini.
“MedMal WORDS | Le parole della responsabilità sanitaria” è un progetto divulgativo a cura di STUDIO LEGALE CHIARINI – Associazione Professionale.
INDICE SOMMARIO
- § 1. Salute vs sanità
- § 2. La definizione di sanità
- § 3. La sanità pubblica in Italia
- § 4. I principi fondamentali del nostro Servizio Sanitario Nazionale
- § 5. Le regole organizzative del Servizio Sanitario Nazionale
§ 1. Salute vs sanità
La salute è un concetto individuale e, secondo la nota definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, si riferisce a “uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale”, che non è semplicemente “assenza di malattie o infermità”.
La tutela della salute, lo sappiamo, è prevista dalla Costituzione, all’art. 32, quale fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività.
Il principio secondo cui, proteggendo la salute individuale si tutela anche quella collettiva, è alla base della cosiddetta universalità dell’assistenza sanitaria che abbiamo nel nostro Paese (ne parleremo fra un attimo).
§ 2. La definizione di sanità
La sanità, in parole semplici, è tutto ciò che rende possibile la tutela concreta della salute.
Ma c’è una definizione di sanità che ci piace ancora di più e che vogliamo ricordare. Risale al 1920, ed è ancora straordinariamente attuale.
Fu formulata da Charles-Edward Winslow, un batteriologo americano, considerato uno dei maggiori esperti di sanità pubblica a livello mondiale.
Per Winslow, la sanità è
“la scienza e l’arte di prevenire le malattie, prolungare la vita e promuovere la salute e il benessere fisico e mentale“.
Charles-Edward Amory Winslow
Gli sforzi per la salute pubblica migliorano quindi la capacità della comunità e della società di mantenere e migliorare la salute personale (A Bridge Between Public Health and Primary Care).
Hai un problema in materia di salute o sanità?
§ 3. La sanità pubblica in Italia
In Italia la sanità pubblica è garantita dal Servizio Sanitario Nazionale, che è stato istituito con la legge n. 833 del 1978 e riformato successivamente a più riprese, con i decreti legislativi n. 502 del 1992, n. 517 del 1993, n. 229 del 1999, e con la legge di riforma costituzionale n. 3 del 2001 che ha modificato il titolo V della Costituzione, conferendo alle Regioni una competenza legislativa concorrente con quella dello Stato in materia di tutela della salute.
“La credibilità di un sistema sanitario non si misura solo per l’efficienza, ma soprattutto per l’attenzione e l’amore verso le persone, la cui vita sempre è sacra e inviolabile.”
Papa Francesco
§ 4. I principi fondamentali del nostro Servizio Sanitario Nazionale
I principi fondamentali su cui si basa il nostro S.S.N. sono l’universalità, l’uguaglianza e l’equità, ma anche la gratuità e la globalità (approfondisci).
Universalità
Significa che tutta la popolazione può usufruire delle prestazioni sanitarie, e questo è possibile attraverso un’organizzazione sanitaria capillare sul territorio nazionale che deve (o, almeno, dovrebbe) garantire in modo omogeneo ed uniforme, i Livelli Essenziali di Assistenza (i cosiddetti LEA) alla popolazione.
Uguaglianza ed Equità
Fanno sì che tutti i cittadini possano accedere ai servizi sanitari, senza nessuna distinzione di condizioni individuali, sociali ed economiche: a uguali condizioni di salute deve corrispondere parità di accesso alle prestazioni del S.S.N.
Gratuità
Per realizzare appieno l’uguaglianza e l’equità, è prevista la gratuità delle cure, che a dire il vero è stata progressivamente limitata e, come dice la Costituzione, oggi è assicurata davvero solo alle persone indigenti, cioè a coloro che si trovano in assoluto stato di bisogno e povertà.
Per tutti gli altri, alcune cure sono gratuite, ma ce ne sono altre che prevedono una partecipazione alla spesa pubblica mediante pagamento del cosiddetto “ticket” (che comunque è ampiamente inferiore rispetto al costo effettivo che queste prestazioni sanitarie comportano).
Globalità
Significa che il Servizio Sanitario Nazionale si fa carico di tutte le prestazioni (di prevenzione, di cura e di riabilitazione) che sono funzionali alla tutela della salute individuale, intesa non solo e tanto come assenza di malattia, ma – come dicevamo – in senso più ampio, come condizione di benessere fisico e psichico della persona.
§ 5. Le regole organizzative del Servizio Sanitario Nazionale
A questi principi fondamentali si affiancano alcune regole organizzative, che contribuiscono a darvi concreta attuazione, evitando che rimangano solo “belle intenzioni” scritte sulla carta.
La regola probabilmente più importante è quella che attiene alla centralità del paziente, e che implica il riconoscimento di una serie di diritti a favore dei cittadini, e di correlati doveri in capo agli operatori sanitari.
Tra questi ricordiamo:
- la libertà di scelta del luogo di cura;
- il diritto ad essere informato sulla malattia e sulle possibili terapie;
- il diritto a prestare il consenso (informato, per l’appunto) al trattamento, o anche a rifiutarlo;
- il diritto di esser “preso in carico” dai sanitari durante tutto il percorso terapeutico;
- il diritto alla riservatezza e, più in generale,
- il diritto a ricevere cure tempestive ed appropriate, nel contesto di una sanità sicura e responsabile.
Già: perché, per funzionare correttamente, un sistema sanitario non ha bisogno solo della professionalità di medici e infermieri, ma anche – e forse soprattutto – di una buona organizzazione, che è fatta di risorse adeguate e strutture ben progettate, utilizzo consapevole della tecnologia, equilibrata distribuzione dei carichi di lavoro, efficace comunicazione tra operatori e con i pazienti, oculata gestione del rischio clinico.
Se uno di questi fattori viene a mancare, la sanità può scadere in malpractice, producendo errori e danni. Per il paziente e per la sua salute. Ma anche per la stessa immagine del Servizio Sanitario Nazionale che, per funzionare al meglio, ha bisogno, prima di qualsiasi principio, di ottenere e mantenere la fiducia dei cittadini.
“La sanità italiana era tra le migliori ma adesso è in crisi per colpa della politica che ha inserito il profitto. Gli ospedali sono diventate delle aziende. Oggi il medico viene rimborsato a prestazione, che è una follia razionale, scientifica ed etica. Si mette il medico in condizioni di dover fare o di ambire a fare più prestazioni perché così guadagna e quindi si inventano nuove malattie e cure, oppure si fanno interventi chirurgici inutili. L’obiettivo non è più la salute, ma il fatturato. Il profitto va abolito dalla sanità.”
Gino Strada