risarcimento danni per infezione ospedaliera

Risarcimento danni per infezione ospedaliera da Pseudomonas Aeruginosa

Ultimo Aggiornamento 29 Maggio 2024

Risarcimento Danni da Infezione Nosocomiale

Avv. Gabriele Chiarini
Avv. Gabriele Chiarini – Diritto Civile e Responsabilità Sanitaria

L’Avv. Gabriele Chiarini ha conseguito un risarcimento di Euro 930.000,00, con transazione in corso di causa, per i danni riportati dai congiunti di un Paziente deceduto a seguito di infezione nosocomiale.

Il caso di malasanità

Il settantenne Signor Lucio (nome di fantasia, per evidenti ragioni di privacy) era stato sottoposto nel 2004 ad intervento di sostituzione valvolare aortica presso un ospedale pubblico abruzzese.

L’infezione nosocomiale correlata all’assistenza (I.C.A.)

Nell’immediato periodo post-operatorio era, tuttavia, emerso che il Paziente – per una grave carenza nelle procedure di asepsi in ambiente cardiochirurgico – era stato infettato da Pseudomonas Aeruginosa (v. Pseudomonas Aeruginosa su Wikipedia).

risarcimento danni per infezione ospedaliera
Pseudomonas Aeruginosa (M.E.S.)

Come noto, le infezioni ospedaliere rappresentano eventi del tutto prevedibili ed evitabili, in quanto si tratta di una delle complicanze più spesso osservate in pazienti sottoposti ad intervento chirurgico o a procedure diagnostiche invasive.
Per tale motivo, risulta mandatoria la massima attenzione preventiva da parte delle strutture sanitarie, attraverso misure adeguate a garantire la sterilità degli ambienti, del personale e delle attrezzature che debbono essere sottoposte a costante e continuo monitoraggio di tutte le componenti.

La prevenzione delle infezioni legate all’assistenza è strada obbligata che risulta determinante particolarmente in caso di soggetti suscettibili per qualsiasi motivo alle infezioni.
A tal proposito, giova ricordare che le più recenti revisioni critiche delle misure preventive delle infezioni correlate all’assistenza evidenziano il ruolo centrale della sterilità degli operatori e delle strumentazioni durante l’assistenza al malato.
Secondo tale impostazione, il messaggio più importante è quello di cominciare a pensare alle infezioni non solo come evento legato alla ospedalizzazione, ma come l’effetto diretto di una scorretta o scadente qualità nelle procedure medico-sanitarie.

In questo senso, l’infezione non è legata al luogo ma alla procedura, non è più solo “dell’ospedale” ma di ogni Operatore Sanitario, sia esso ospedaliero o di altre strutture sanitarie territoriali.
Purtroppo, nonostante ripetuti interventi legislativi (fra i quali deve essere ricordata la ormai datata Circolare Ministeriale n. 52/1985, che definì le strategie di contrasto alle infezioni nosocomiali dando i natali ai Comitati per la lotta alle Infezioni Ospedaliere -C.I.O.- e definendone i compiti e le funzioni quali organismi multidisciplinari responsabili dei programmi e delle strategie di lotta e di contrasto contro le infezioni ospedaliere), nel nostro Paese si è ancora lontani da una efficace strategia di contrasto delle infezioni legate all’assistenza omogenea sul territorio nazionale.

E’ capitato un caso analogo ad un tuo familiare?

Gli sviluppi della vicenda clinica

Successivamente, Lucio era stato lungamente sottoposto a cure sia presso il già citato ospedale abruzzese, sia presso altra struttura pubblica marchigiana. Le terapie praticate, ad ogni modo, si erano rivelate largamente inefficienti, atteso che ci si era limitati a somministrare in varia guisa antibiotici che, lungi dal risolvere l’infezione, non avevano sortito altro effetto se non quello di indebolire ulteriormente le difese immunitarie del Paziente, mentre sarebbe stato necessario praticare il prima possibile un intervento chirurgico di risostituzione della valvola protesica.

Da ultimo, il Signor Lucio era stato (tardivamente ed ormai inutilmente) sottoposto presso una clinica privata romana all’intervento di sostituzione della protesi valvolare, quando l’unica soluzione a quel punto praticabile sarebbe stata quella di un trapianto combinato di cuore e rene.

La definizione transattiva ed il risarcimento del danno non patrimoniale per infezione ospedaliera

Instaurato il giudizio civile per il risarcimento del danno da malasanità, è stato raggiunto – prima ancora di esperire una Consulenza Tecnica d’Ufficio – un accordo transattivo con le compagnie assicurative per il risarcimento del danno sofferto dalla moglie e dai figli della vittima, liquidato complessivamente in misura prossima al milione di euro.

DOCUMENTI SCARICABILI

Per approfondire

  1. Cosa è il batterio Pseudomonas Aeruginosa
  2. Pseudomonas Aeruginosa su PubMed
  3. Cosa sono le Infezioni Ospedaliere
  4. Risarcimento di Euro 1.070.000,00 conseguito in un caso di Malasanità per Difetto d’Organizzazione
  5. Risarcimento di Euro 815.000,00 conseguito in un caso di Omessa Diagnosi di Infezione Correlata all’Assistenza
  6. Risarcimento di Euro 750.000,00 conseguito in un caso di Malasanità da Morte
  7. Risarcimento di Euro 510.000,00 conseguito in un caso di Malasanità in Oculistica
  8. Risarcimento di Euro 400.000,00 conseguito in un caso di Infezione Ospedaliera da Acinetobacter lwoffii e Micrococcus Species
  9. Risarcimento di Euro 300.000,00 conseguito in un caso di Malasanità a Rimini
  10. Risarcimento di Euro 200.000,00 conseguito in un caso di Malasanità a Milano
  11. Risarcimento di Euro 100.000,00 conseguito in un caso di Malasanità a Lecce