Ultimo Aggiornamento 1 Ottobre 2024
Il medico legale è una figura professionale di fondamentale importanza nel nostro sistema giuridico e sanitario. Si tratta di un medico specializzato che si occupa di valutare le conseguenze fisiche e psicologiche di eventi che hanno una rilevanza legale, come incidenti stradali, infortuni sul lavoro o casi di responsabilità medica.
La medicina legale, ovvero la disciplina in cui il medico legale si specializza, si pone all’intersezione tra la scienza medica e il diritto. A differenza di altre branche della medicina, non si concentra sulla prevenzione, la diagnosi o la cura delle malattie, ma utilizza le conoscenze mediche per fornire valutazioni e pareri che hanno un impatto sulla sfera giuridica.
Ma cosa fa esattamente un medico legale? E in quali situazioni è necessario rivolgersi a lui? In questo articolo, approfondiremo nel dettaglio la figura del medico legale, analizzando i principali ambiti di intervento e le situazioni in cui il suo apporto risulta fondamentale. Analizzeremo le 6 cose essenziali che ogni cittadino dovrebbe sapere su questa figura professionale, per comprendere appieno il suo ruolo nella tutela dei diritti e nella corretta amministrazione della giustizia.
Cos’è la medicina legale
La medicina legale è una disciplina scientifica che si distingue per l’utilizzo delle conoscenze mediche a fini giuridici, anziché per scopi clinici come la diagnosi o la cura delle malattie. Essa si occupa di analizzare e interpretare aspetti biologici e psico-fisici dell’essere umano per rispondere a domande di natura legale.
In questo contesto, la medicina legale non si limita alla dimensione sanitaria, ma si estende al campo del diritto, integrando nozioni mediche con quelle giuridiche. Tra i principali ambiti di applicazione della medicina legale troviamo la responsabilità professionale sanitaria, la valutazione del danno biologico in contesti assicurativi e previdenziali, la medicina del lavoro, la criminologia, nonché le questioni di bioetica e deontologia medica.
Si tratta di una materia che riveste un ruolo centrale anche in settori più specialistici come la tossicologia e la psicopatologia forense. La figura del medico legale, di fatto, svolge un ruolo fondamentale nell’applicazione pratica di questa disciplina.
Chi è il medico legale
Il medico legale è un professionista della salute che si occupa di applicare le conoscenze mediche alla valutazione di situazioni che hanno una rilevanza giuridica. La sua figura è centrale nel contenzioso in materia di responsabilità medico-sanitaria e di responsabilità civile, dove svolge un ruolo di consulente tecnico per accertare la sussistenza dei profili di colpa e del nesso causale, oltre che per valutare le conseguenze fisiche e psicologiche di eventi dannosi e per quantificare il danno biologico.
Grazie alla sua formazione multidisciplinare, che spazia dalla medicina alla giurisprudenza, il medico legale è in grado di fornire valutazioni e pareri che hanno un impatto significativo sulla sfera giuridica e sui diritti delle persone coinvolte in contenziosi legali o in procedimenti amministrativi.
Come si diventa medico legale
Per diventare medico legale, non basta la semplice laurea in medicina e chirurgia, che dura 6 anni. Il medico legale, in senso proprio, è soltanto colui che, dopo la laurea, ha frequentato e concluso con profitto una scuola di specializzazione in medicina legale, della durata di ulteriori 4 anni.
Il possesso del diploma di specializzazione in medicina legale non può essere sostituito dalla frequenza di altri corsi di formazione o perfezionamento, neppure a livello di master universitario. Questi, infatti, non consentono l’acquisizione del titolo di Specialista Medico-Legale, come chiarito dal MIUR.
La differenza non è di poco conto, non soltanto in termini di competenza, ma anche di possibilità di svolgere l’attività tipica del medico legale. La legge “Gelli”, ad esempio, in materia di sicurezza delle cure e di responsabilità professionale degli operatori sanitari, ha previsto che l’affidamento delle consulenze tecniche nel procedimenti civili e penali aventi ad oggetto la responsabilità sanitaria possa essere disposto esclusivamente a un medico specializzato in medicina legale, insieme ad uno o più specialisti nella disciplina interessata dalla fattispecie (così, l’art. 15 della legge 8 marzo 2017, n. 24).
Questo significa che, per poter svolgere l’attività di consulente tecnico in ambito di responsabilità sanitaria, il medico deve necessariamente aver conseguito la specializzazione in medicina legale. Tale requisito sottolinea l’importanza e la specificità delle competenze acquisite durante il percorso di specializzazione, che risultano essenziali per affrontare le complesse questioni medico-legali che si presentano in questo settore.
Le 6 cose da sapere sul medico legale
Dopo aver definito la figura del medico legale e il suo percorso formativo, è importante approfondire gli aspetti più rilevanti che ogni cittadino dovrebbe conoscere per comprendere appieno chi è e cosa fa il medico legale. Vediamo dunque le 6 cose essenziali da sapere sul medico legale.
#1 Quando serve il medico legale
Le principali attività del medico legale si svolgono utilizzando le proprie conoscenze biologiche e lato sensu scientifiche nel campo della medicina, ed applicandole in funzione dell’accertamento e della valutazione dei diritti, o comunque di situazioni di rilevanza giuridica.
Ma in quali materie opera il medico legale?
In estrema sintesi, possiamo dire che le sue competenze si estendono alle seguenti:
a) assicurazioni private, e specificamente nei rami “vita” e “danni a persone”;
b) infortunistica stradale e pregiudizi correlati alla circolazione dei veicoli;
c) responsabilità sanitaria, danni da “malasanità“, errori medici e, in generale, profili organizzativi delle strutture sanitarie;
d) erogazioni economiche o di servizio previste dal sistema di assistenza, previdenza e sicurezza sociale.
#2 Il ruolo del medico legale nella responsabilità sanitaria
E il titolo di medico-legale ha un certo rilievo, perché – ad esempio – è il presupposto senza il quale non si può (o comunque non si dovrebbe) operare in alcuni ambiti professionali, il più importante dei quali è senza dubbio quello della responsabilità medica e sanitaria.
Qui c’è proprio una legge, la n. 24 del 2017, più nota con la denominazione “legge Gelli-Bianco”, che impone ai giudici di nominare, nei procedimenti civili e in quelli penali che abbiano ad oggetto una vicenda di malpractice medica, consulenti tecnici e periti che siano specializzati in medicina legale, i quali dovranno essere affiancati da uno o più specialisti nella disciplina oggetto di causa.
E la stessa cosa, anche se non è prevista espressamente dalla norma, è bene che la facciano anche i pubblici ministeri e gli avvocati, quando devono nominare i rispettivi consulenti di parte.
“Nei procedimenti civili e nei procedimenti penali aventi ad oggetto la responsabilità sanitaria, l’autorità giudiziaria affida l’espletamento della consulenza tecnica e della perizia a un medico specializzato in medicina legale e a uno o più specialisti nella disciplina che abbiano specifica e pratica conoscenza di quanto oggetto del procedimento, avendo cura che i soggetti da nominare, scelti tra gli iscritti negli albi di cui ai commi 2 e 3, non siano in posizione di conflitto di interessi nello specifico procedimento o in altri connessi e che i consulenti tecnici d’ufficio da nominare nell’ambito del procedimento di cui all’articolo 8, comma 1, siano in possesso di adeguate e comprovate competenze nell’ambito della conciliazione acquisite anche mediante specifici percorsi formativi“
[art. 15, comma 1, legge 08/03/2017, n. 24 – “Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie”]
#3 Medico-legale e assicurazioni private
Altro ambito di operatività del medico legale è quello delle assicurazioni private.
Le polizze assicurative, lo sappiamo, servono a garantirci contro il rischio di un evento sfavorevole. Se si tratta di una polizza contro il rischio di infortunio o di malattia, quando uno di questi eventi malauguratamente si realizza, è necessario che l’accertamento del fatto e delle sue conseguenze – che in gergo tecnico si chiamano postumi – sia fatto da un professionista competente.
La valutazione dei postumi serve, infatti, per quantificare l’indennizzo, cioè la somma di denaro che spetta all’assicurato ai sensi di polizza.
Questo professionista di regola è un medico-legale, che sarà il fiduciario (cioè un consulente di fiducia) della compagnia assicuratrice con cui è in corso la polizza.
Allora noi possiamo rimetterci alla valutazione del fiduciario dell’assicurazione, fidandoci un po’ anche noi.
Ma, siccome “fidarsi è bene, controllare è meglio”, possiamo anche rivolgerci a un medico legale di nostra fiducia per verificare se la proposta di liquidazione della compagnia sia adeguata.
E direi che spesso vale la pena farlo, specialmente nelle questioni un po’ più rilevanti o complesse.
#4 Il medico legale nell’infortunistica stradale
Quello dell’infortunistica stradale è un altro settore in cui il supporto del medico legale è imprescindibile, quando si tratta di valutare i danni non patrimoniali sofferti all’esito di un incidente.
Dobbiamo precisare che il medico-legale può avere un ruolo importante anche ai fini della ricostruzione della dinamica del sinistro, per comprendere se le lesioni sono compatibili con le modalità con cui si assume che si sia verificato e per accertare, o magari ripartire, le responsabilità tra i vari soggetti coinvolti.
Pensiamo al caso del passeggero che non indossa le cinture di sicurezza, o all’ipotesi – che sembra inverosimile, ma che talvolta si verifica – del sinistro che coinvolge una motocicletta con due persone a bordo, delle quali non si sa bene chi fosse il conducente e chi il trasportato: qui il medico legale può dare veramente una mano per valutare la compatibilità tra le lesioni riportate ed una posizione piuttosto che l’altra, e quindi ricostruire esattamente l’incidente…
Ma il compito classico del medico-legale, in questo ambito, consiste nell’accertamento del cosiddetto danno biologico, che è il danno alla salute, nelle sue componenti:
- dell’inabilità temporanea (cioè il periodo in cui il danneggiato non è stato in grado di dedicarsi alle proprie attività quotidiane, personali, familiari o lavorative, che si indica in giorni di durata) e
- dell’invalidità permanente (cioè la riduzione definitiva della propria funzionalità psico-fisica, che si stima in punti percentuali).
Anche qui possiamo scegliere: ci affidiamo alla determinazione del danno che fa, unilateralmente, l’assicurazione del responsabile con l’ausilio del proprio fiduciario, oppure possiamo acquisire una nostra relazione medico-legale di parte, che servirà per intavolare una trattativa e, auspicabilmente, raggiungere un accordo transattivo con la compagnia.
La seconda opzione è decisamente preferibile, specie nei sinistri stradali più gravi.
#5 Previdenza e assistenza sociale
Il medico legale ha un ruolo significativo anche in materia di previdenza e assistenza sociale, che sono quelle forme di intervento dello Stato nei confronti dei lavoratori e di tutti i cittadini che si trovino in condizione di bisogno o di indigenza.
In Italia ci pensano soprattutto l’INPS e l’INAIL, che sono enti pubblici, ma anche altri organismi che possono avere personalità giuridica di diritto privato (ad esempio, la Cassa Forense, che è l’ente di previdenza ed assistenza nazionale che opera in favore degli avvocati).
Il supporto del medico-legale è indispensabile quando le prestazioni previdenziali o assistenziali presuppongano l’accertamento, la quantificazione, o la determinazione della cause di uno stato di inabilità o di invalidità del soggetto (pensiamo agli indennizzi per un infortunio sul lavoro o per una malattia professionale, che in gergo si chiama “tecnopatia”, ma anche alla pensione di inabilità riconosciuta agli invalidi civili).
Bene: ricorrere ad una consulenza medico-legale può aiutare il lavoratore, e in generale il cittadino, a comprendere se ed in quali limiti ha diritto ad una prestazione economica ed eventualmente, se questa gli sia stata negata o liquidata in modo riduttivo, a proporre impugnazione.
#6 Autopsia e riscontro diagnostico: il ruolo del medico-legale
Ultima attività importante da ricordare tra quelle di stretta competenza del medico legale, insieme all’anatomopatologo, è l’accertamento autoptico.
Ne abbiamo parlato meglio in altri approfondimenti, quindi evitiamo di dilungarci su questo tema, ma dobbiamo precisare che questo genere di attività può svolgersi in due forme:
- Il riscontro diagnostico, che serve a chiarire quale sia stata la causa di morte di una persona, oppure a rispondere ad altri quesiti di rilievo clinico e scientifico, e
- L’autopsia giudiziaria, che è un accertamento tecnico disposto dal Pubblico Ministero quando ci sia il sospetto che il decesso sia collegato in qualche modo a un delitto (il più delle volte si tratta di omicidio, colposo ma anche doloso).
E quest’ultima è senza dubbio la parte più misteriosa e affascinante dell’attività del medico-legale, tanto è vero che la letteratura, la cinematografia e la televisione hanno sempre dedicato grande attenzione a questa figura professionale.
Curiosità e risorse in tema di medicina legale
Il primo caso in cui una valutazione medico-legale segnò il corso di un processo penale – si narra – risale alla fine del diciassettesimo secolo. Nel 1682, in specie, una giovane era stata accusata di aver ucciso il proprio figlio appena nato. In aula, l’anatomopatologo (il dott. Johann Schreyer) diede al giudice una spettacolare dimostrazione: immerse un polmone dell’infante in una vasca colma d’acqua. L’organo, evidentemente privo di aria, andò a fondo, mentre avrebbe dovuto galleggiare se il piccolo avesse respirato almeno una volta. Così, si dimostrò che il bambino era nato già morto, e la madre – che rischiava l’impiccagione – fu assolta.
L’indubbio fascino che connota la professione del medico legale ha senz’altro contribuito alla centralità di questo ruolo in molte opere della letteratura, del cinema e della televisione.
Il personaggio più celebre, a livello internazionale, è probabilmente la dottoressa Kay Scarpetta, immaginaria direttrice dell’istituto di medicina legale della Virginia (U.S.A.) e protagonista dei fortunati romanzi della scrittrice Patricia Cornwell.
Non poche serie televisive sono state incentrate sulla figura del medico legale: dalla recente fiction Rai “L’allieva”, tratta dall’omonimo libro di Alessia Gazzola (anch’ella medico legale, per inciso), alla più datata “Valeria medico legale” risalente al 2000, fino alla statunitense “Body of Proof“, che narra le vicende di una brillante neurochirurgo costretta a riciclarsi – dopo un incidente d’auto che l’ha privata delle necessaria precisione alle mani – come medico legale (o, più precisamente, come “medical examiner“).
Ma il personaggio del piccolo schermo al quale il pubblico italiano è stato più affezionato nel corso degli anni è sicuramente il dottor Pasquano, medico legale della serie di film per la televisione sul “Commissario Montalbano” (nata dai romanzi di Andrea Camilleri), interpretato in tv dall’indimenticato Marcello Perracchio.
A ciascuno il suo medico legale, dunque.
Principali associazioni scientifiche medico-legali
Per poter attingere ad elenchi di professionisti che si occupino per davvero, e non soltanto a fini di intrattenimento, di medicina legale, ecco di séguito una lista – senza alcuna pretesa di esaustività – delle principali associazioni scientifiche medico-legali presenti sul territorio italiano:
- Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni (SIMLA)
- Società Scientifica dei Medici Legali delle Aziende Sanitarie del Servizio Sanitario Nazionale (COMLAS)
- Associazione Scientifica Professionisti Sanitari Assicurativi e Forensi (PSAF)
- Federazione delle Associazioni dei Medici Legali Italiani (FAMLI)
- Società Scientifica “Melchiorre Gioia”
- Consulta Nazionale Giovani Medici Legali Universitari
- Sindacato Italiano Specialisti di Medicina Legale e delle Assicurazioni (SISMLA)