Ultimo Aggiornamento 29 Maggio 2024
Danno da Malposizionamento in Fase Operatoria
Interessante il caso affrontato e risolto dallo Studio Legale Chiarini con il raggiungimento di un accordo transattivo per la liquidazione del danno, di non eccessiva gravità, sofferto da un paziente ricoverato presso l’U.O. di Urologia di un Ospedale calabrese per malposizionamento operatorio.
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Le premesse del caso di malasanità
Nel caso di specie, il ricovero si era reso necessario per il trattamento chirurgico di adenocarcinoma della prostata. L’intervento di prostatectomia radicale retropubica e di linfoadenomectomia pelvica veniva eseguito pochi giorni dopo l’accettazione del paziente, il quale tuttavia iniziava ad accusare forte algia all’arto inferiore sinistro ed ipoestesia del piede sinistro.
L’accertamento del danno chirurgico
Gli esami neurofisiologici effettuati durante il ricovero presso la struttura interessata – successivamente confermati da ulteriori controlli extraospedalieri – evidenziavano l’avvenuta compressione dello sciatico da malposizionamento in fase operatoria.
Il risarcimento ottenuto per il caso di malasanità
Riconosciuta la violazione dei doveri di diligenza e perizia medica, l’Assicurazione dell’Ente responsabile ha prontamente erogato il risarcimento del danno non patrimoniale nella misura concordata stragiudizialmente.
CONTENUTI SCARICABILI
Ultimi significativi risarcimenti conseguiti dallo Studio Chiarini per episodi di malasanità
- Euro 930.000,00 ottenuti per un caso di infezione nosocomiale da pseudomonas aeruginosa
- Euro 1.070.000,00 ottenuti per un caso di malasanità per difetto d’organizzazione dell’ospedale
- Euro 815.000,00 ottenuti per un caso di omessa diagnosi di infezione correlata all’assistenza (I.C.A.)