Ultimo Aggiornamento 21 Maggio 2024
Quali sono i diritti dei pazienti e come si tutelano
Quando si parla di diritti dei malati si pensa subito ai 14 diritti stabiliti dalla Carta europea dei diritti del malato.
I quattordici diritti dei pazienti cercano di rendere concreto il diritto alla cura. Tutti questi diritti sono il punto di riferimento per valutare l’operato dei servizi sanitari, tanto pubblici quanto privati. L’obiettivo della Carta europea non è garantire il minimo indispensabile: essa mira ad assicurare un “alto livello di protezione della salute umana”. Il principale punto di riferimento della Carta Europea del 2002 è la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, che all’articolo 35 stabilisce:
“Ogni persona ha il diritto di accedere alla prevenzione sanitaria e di ottenere cure mediche alle condizioni stabilite dalle legislazioni e prassi nazionali. Nella definizione e nell’attuazione di tutte le politiche ed attività dell’Unione è garantito un livello elevato di protezione della salute umana.”
Il rispetto dei diritti del malato costituisce la realizzazione in concreto dei principi fondamentali del diritto alla salute e del diritto alla cura. Il rispetto dei diritti dei pazienti si traduce nella necessità di adottare, da parte delle strutture nazionali, le misure tecniche ed organizzative volte a rendere effettivi i principi che derivano dall’obbligo, costituzionalmente imposto, di tutelare la salute “come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività” (art. 32 Cost.).
Quando si parla di casi di “malasanità”, con riferimento al mancato rispetto dei diritti del malato, l’attenzione si deve focalizzare, piuttosto che sulle responsabilità del singolo soggetto (il medico), sulle carenze della struttura sanitaria.
INDICE SOMMARIO
- § 1. Cosa si intende per diritti del malato?
- § 2. Quali sono i diritti del malato in ospedale?
- § 3. Come far valere i diritti del malato?
- § 4. Chi tutela i diritti dei malati?
- § 5. Il ruolo del “Tribunale per i diritti del malato”
§ 1. Cosa si intende per diritti del malato?
I diritti del malato sono l’espressione concreta del più alto diritto alla salute. Il diritto alla salute, oltre ad essere solennemente proclamato dalla Costituzione italiana, è uno dei diritti fondamentali e indisponibili sanciti dalla Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, che ha valore sovranazionale.
La Carta, all’art. 35, si occupa della “protezione della salute” e stabilisce che ogni individua ha “diritto di accedere alla prevenzione sanitaria e di ottenere cure mediche alle condizioni stabilite dalle legislazioni e prassi nazionali”.
Questo principio, insieme a quelli che si riferiscono indirettamente ai diritti dei malati, è un parametro di riferimento essenziale per i governi nazionali, che definiscono i criteri con cui organizzare la sanità pubblica.
Insieme alla Carta dei diritti fondamentali dell’U.E. ci sono altri documenti internazionali che fanno riferimento ai diritti dei cittadini in relazione all’erogazione di prestazioni da parte del servizio sanitario pubblico. Il documento più rilevante è senz’altro la Carta dei diritti del malato in ospedale.
§ 2. Quali sono i diritti del malato in ospedale?
I diritti del paziente sono ben sintetizzati nella Carta europea dei diritti del malato. La Carta è un documento frutto della collaborazione di 12 organizzazioni europee che nel 2002 l’hanno presentata a Bruxelles.
La Carta ha ottenuto riconoscimenti dal Parlamento europeo, dalla Commissione europea e dal Comitato Economico e Sociale dell’U.E., oltre che dal Parlamento italiano in una mozione approvata all’unanimità.
Merito della Carta dei diritti del malato in ospedale è l’aver fornito delle linee guida per tradurre in concreto il fondamentale diritto alla salute, nell’accezione specifica del diritto alla cura. La Carta, stabilendo il diritto all’informazione, rende gli utenti consapevoli di quali sono i loro diritti in veste di pazienti. Inoltre fornisce a strutture sanitarie e medici uno strumento di indirizzo deontologico e organizzativo.
Quando si ipotizzano situazioni di “malasanità”, il parametro di riferimento è l’insieme dei diritti dei pazienti sanciti dalla Carta europea.
I diritti essenziali stabiliti dalla Carta sono 14, ed hanno ripercussioni concrete sull’operato della struttura sanitaria.
Diritti del malato e “malasanità”
I 14 diritti del malato sanciti dalla carta sono tutti fondamentali ed ognuno di essi costituisce un parametro di valutazione dell’operato della struttura sanitaria. Qui richiamiamo quei principi che acquisiscono particolare rilevanza quando un paziente ricoverato subisce un danno alla salute:
- Diritto a misure preventive: le strutture sanitarie devono avere un ruolo proattivo nello stimolare i soggetti a rischio a fare controlli periodici liberi da costi, rendendo disponibili per tutti i risultati della ricerca scientifica e della innovazione tecnologica. Riteniamo opportuno aggiungere che il diritto alla prevenzione non deve avere effetti contorti, per cui vengono prescritti esami inutili in virtù della messa in pratica della cd. medicina difensiva. Anche sottoporre un soggetto ad esami di cui non ha bisogno è una mancanza di rispetto del diritto alla salute, oltre a costituire un costo inutile per la sanità;
- Diritto di accedere a servizi sanitari adeguati al proprio stato di salute. In tal senso è un esempio di mancato rispetto del diritto di accesso il caso che abbiamo trattato di risarcimento per violazione dei diritti del malato per cui, a causa della mancanza di personale medico preparato, il paziente non ha potuto accedere ad un esame ecografico, pur essendo il macchinario presente nella struttura sanitaria;
- Diritto a ricevere le cure mediche in tempi brevi e predeterminati, in relazione alla gravità del caso specifico;
- Accesso a procedure di qualità, in linea con gli standard internazionali;
- Diritto alla sicurezza: il diritto non viene rispettato quando il paziente subisce danni derivanti dal cattivo funzionamento dei servizi sanitari, da malpractice e da errori medici. Un esempio di mancato rispetto del diritto alla sicurezza si ha quando si verifica in ospedale uno degli eventi avversi più frequenti: la caduta accidentale del paziente.
- Diritto a evitare le sofferenze e il dolore non necessari: pensiamo a tutti i casi di parto distocico, i cui rischi potevano essere evitati con una corretta diagnosi. Prevedere in anticipo le difficoltà che possono insorgere può aiutare ad evitare le complicazioni durante il parto che non necessariamente sfociano in un danno alla salute, ma spesso sono causa di un trauma psicologico nella madre;
- Diritto a un trattamento personalizzato. In merito a questo punto la Carta puntualizza che il criterio con cui si prendono le decisioni deve basarsi sullo stato di salute del singolo paziente, non su ragioni economiche. Un esempio di mancanza di rispetto di questo parametro è quando il paziente subisce un danno alla salute per dimissioni ospedaliere affrettate.
- Diritto al risarcimento: agire in giudizio per aver subito un danno da “malasanità“ è un diritto. Vediamo nel dettaglio come si esercita in concreto questo diritto.
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§ 3. Come far valere i diritti del malato?
Il primo strumento per far valere i propri diritti è contemplato dalla Carta europea stessa. È il diritto all’informazione in tutti i suoi aspetti:
- Il terzo diritto previsto dalla Carta è, appunto, il diritto di essere informati: si concretizza nel diritto di accesso alla cartella clinica, e nel diritto di chiedere informazioni sul proprio stato di salute quando non si comprende qualcosa. Questo diritto presuppone che ci si rivolga al paziente con un linguaggio accessibile e comprensibile alla media degli utenti;
- Al diritto di informazione è strettamente legato il diritto al consenso informato: se il malato non viene istruito adeguatamente su tutte le soluzioni possibili, e sulle conseguenze che esse comportano, non può partecipare attivamente alla decisione in merito al suo stato di salute, e non è in grado di dare un consenso consapevole al proseguimento delle cure;
- Il tredicesimo diritto contemplato dalla Carta è il diritto di reclamo: anche questo è connesso da vicino al diritto ad essere informati. Molte strutture sanitarie forniscono una carta dei diritti e dei doveri dei pazienti. Il diritto di reclamare se si subisce un danno, e di ricevere una risposta o comunque una reazione, è strettamente collegato alla consapevolezza dii essere titolari di determinati diritti.
Qualora il paziente subisca un danno alla salute, allora la Carta contempla il diritto al risarcimento.
§ 4. Chi tutela i diritti dei malati?
Se la struttura sanitaria non è stata in grado di rispettare i diritti del malato, oppure le azioni intraprese dalla stessa non sono sufficienti a dare ristoro al paziente che ha subito un danno alla salute, ci può essere la necessità di agire giudizialmente.
Per agire in giudizio il paziente o i suoi familiari si rivolgono ad uno studio legale specializzato in malasanità.
Il diritto al risarcimento si può esercitare attraverso due strade che possono essere intraprese anche contemporaneamente: la strada dell’azione civile in cui si chiede il risarcimento danni per malasanità, e la strada della denuncia in sede penale nei confronti del sanitario che si presume abbia commesso l’errore medico.
Decidere se è il caso o meno di presentare denuncia in sede penale per malasanità dipende dal caso specifico.
Ci sono tre differenze sostanziali tra azione civile e azione penale:
- L’azione penale è rivolta verso l’operatore sanitario che si ritiene autore dell’errore. Invece l’azione civile sposta l’attenzione sulle carenze della struttura sanitaria, ed è perseguibile anche se non è identificabile il soggetto specifico responsabile dell’errore;
- L’azione penale è soggetta alle tempistiche del Pubblico Ministero, quindi eventuali ritardi non sono prevedibili né controllabili;
- Sia in ambito civile che in ambito penale bisogna dimostrare l’esistenza del nesso causale tra condotta ed evento. Ma in sede civile ci si basa su un criterio di probabilità relativa, mentre in sede penale è necessario un “elevato grado di credibilità razionale o probabilità logica” per arrivare ad una sentenza di condanna.
§ 5. Il ruolo del “Tribunale per i diritti del malato”
Spesso, quando si parla di violazione dei diritti del malato, si pensa di rivolgersi al “Tribunale per i diritti del Malato”. Quindi per completezza d’informazione, spieghiamo che cos’è questa organizzazione e che ruolo ha nel caso di malpractice sanitaria.
Il Tribunale dei Diritti del Malato è una struttura presente in maniera ramificata in tutta Italia, ed è nato nel 1980, su iniziativa dell’associazione Cittadinanzattiva.
Il Tribunale del malato ha avuto un ruolo attivo nella redazione della Carta Europea dei diritti del malato ed è composto da volontari e professionisti che vogliono contribuire a tutelare i diritti del malato e avere un ruolo attivo nella riforma dell’assistenza sanitaria affinché garantisca prestazioni migliori.
A queste strutture ci si può rivolgere liberamente se si ritiene di aver subito un danno da malasanità. L’accesso è gratuito.
Ma non facciamoci ingannare dal nome: il Tribunale del malato non è un Tribunale vero e proprio con potere giurisdizionale. Quindi non si intenta una causa davanti a questo Tribunale.
Il Tribunale del malato non è neppure un assistente legale come può essere un avvocato.
Ci si rivolge a questa struttura per avere informazioni sui propri diritti, per avere un parere non ufficiale in merito alla sussistenza dei presupposti per intentare una causa per malasanità. Inoltre qui vengono accolte segnalazioni di malasanità, e si cerca di monitorare le strutture sanitarie che sono oggetto di segnalazione.