Calcolo del danno da perdita parentale: tabelle di Milano e di Roma

Ultimo Aggiornamento 21 Febbraio 2025

La perdita di un familiare rappresenta un evento traumatico, con profonde ripercussioni sulla sfera emotiva e psicologica dei superstiti. In base all’orientamento della Corte di Cassazione, il danno parentale (rectius: danno da perdita del rapporto parentale) deve essere liquidato secondo un “sistema a punti” fondato su criteri uniformi, che garantiscano equità e prevedibilità nella quantificazione del risarcimento.

Attualmente, i due sistemi più autorevoli utilizzati dai Tribunali italiani per la liquidazione di tale danno sono:

  • Le Tabelle di Milano (2024), elaborate dall’Osservatorio sulla Giustizia Civile di Milano.
  • Le Tabelle di Roma (2023), adottate dal Tribunale di Roma (storicamente, le prime a introdurre il sistema a punti per la valutazione del danno parentale).

Il nostro strumento consente di effettuare il calcolo del danno parentale utilizzando entrambi i sistemi, conformemente ai più recenti orientamenti giurisprudenziali.

Tabella Milano 2024

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Cos’è il danno da perdita parentale?

Il danno da perdita parentale (o danno parentale) è il pregiudizio subito da chi, a causa della condotta illecita altrui, perde un familiare con il quale aveva un rapporto affettivo significativo. Tale danno non si limita al dolore emotivo ma comprende l’impatto sulla stabilità psicofisica e sulle abitudini di vita del danneggiato superstite.

Per ottenere il risarcimento è necessario dimostrare l’esistenza di un legame affettivo concreto e significativo con la vittima, sia esso di natura familiare o, in alcuni casi, di convivenza stabile. Tuttavia, per i prossimi congiunti, il danno da perdita del rapporto parentale si presume, cioè non necessita di una prova specifica e rigorosa.

I criteri di valutazione nelle tabelle di Roma e Milano

Sia le Tabelle di Roma che le Tabelle di Milano adottano il sistema a punti, sebbene con differenti criteri di modulazione del risarcimento.

I principali fattori considerati sono:

  1. Grado di parentela
    • Il danno è generalmente più elevato per i parenti più prossimi (figli, coniugi, genitori) e decresce per i legami più lontani.
    • In caso di relazioni non formalmente riconosciute (es. convivenza more uxorio), è necessario dimostrare la stabilità del legame.
  2. Età del danneggiato superstite
    • Minore è l’età del danneggiato superstite, maggiore sarà il danno, poiché l’assenza del familiare avrà effetti a lungo termine, specialmente nei minori.
  3. Età della vittima defunta
    • Il danno è generalmente più rilevante quando la vittima defunta è giovane, poiché si presume una maggiore aspettativa di vita e un impatto più profondo sul danneggiato superstite.
  4. Convivenza con la vittima
    • La coabitazione è un indicatore della frequenza e intensità del legame affettivo, quindi è comprensibile che incida sulla quantificazione del danno.
  5. Condizioni del nucleo familiare
    • Il danno è generalmente più elevato se il superstite rimane solo, senza altri familiari conviventi che possano fornirgli supporto emotivo e materiale.

Entrambe le tabelle consentono inoltre una personalizzazione del risarcimento sulla base di ulteriori elementi, come la qualità della relazione affettiva, le attività condivise e l’impatto concreto sulla vita del superstite.

Danno iure successionis e danno tanatologico

Oltre al danno parentale, possono sorgere altre forme di danno risarcibile, quali:

  • Danno iure successionis: riguarda i danni subiti direttamente dalla vittima prima della morte e trasmissibili agli eredi.
  • Danno tanatologico: danno derivante dalla morte in sé. La giurisprudenza prevalente tende a escluderne la risarcibilità, salvo i casi in cui la vittima abbia vissuto un’agonia consapevole prima del decesso.

Le Tabelle di Milano 2024

Le Tabelle di Milano sono state aggiornate nel 2022 e ulteriormente riviste nel 2024 per conformarsi all’orientamento della Cassazione (sentenza n. 10579/2021), che ha confermato l’adozione del sistema a punti per garantire una valutazione equa e uniforme.

Il sistema prevede:
Attribuzione di punteggi in base a età della vittima e del superstite, grado di parentela e convivenza.
Personalizzazione del danno in base alla qualità del rapporto e all’impatto sulla vita del superstite.
Applicazione di correttivi in casi eccezionali.

L’obiettivo è bilanciare la certezza del diritto con la possibilità di adeguare il risarcimento alle peculiarità del caso concreto.

Le Tabelle di Roma 2023

Il Tribunale di Roma adotta da tempo il sistema a punti per la liquidazione del danno da perdita parentale, metodo successivamente ripreso anche dalle Tabelle di Milano.

Anche in questo caso, il calcolo avviene considerando:
Grado di parentela e convivenza con la vittima.
Età della vittima e del superstite, con punteggi inversamente proporzionali all’età di entrambi.
Correttivi discrezionali basati sulla qualità del rapporto e sull’impatto emotivo.

Le Tabelle di Roma sono tuttora utilizzate in sede giudiziale e considerate un riferimento alternativo ma altrettanto valido rispetto a quelle di Milano, garantendo uniformità ed equità nella liquidazione del danno parentale.

Quale metodo scegliere?

La Cassazione ha riconosciuto che entrambi i metodi sono validi per la quantificazione del danno parentale. La scelta tra Tabelle di Roma e Milano può dipendere da:

  • Il Tribunale territorialmente competente.
  • Le specificità del caso e l’approccio del giudice.
  • La possibilità di personalizzazione del risarcimento.

Attraverso il nostro strumento di calcolo, è possibile ottenere una stima del risarcimento secondo entrambi i metodi, garantendo trasparenza e chiarezza nella quantificazione del danno.

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Risorse utili sul danno da perdita parentale

La morte è un’usanza che tutti, prima o poi, dobbiamo rispettare.

Jorge Louis Borges

Danno da perdita parentale: cosa dicono le tabelle di Milano

Il contenuto della “nuova” tabella milanese per la liquidazione del danno non patrimoniale derivante da perdita del rapporto parentale è – o dovrebbe essere – ampiamente noto. Cliccando sul link qui sopra (oppure qui) si può scaricare l’apposito documento elaborato dall’Osservatorio sulla Giustizia Civile di Milano, che illustra le ragioni dell’introduzione di questo strumento tabellare ed i criteri che lo governano.

Questo aggiornamento risponde alle indicazioni della sentenza della Corte di Cassazione n. 10579 del 21/04/2021, che aveva sottolineato la necessità di utilizzare un “sistema a punti” nella valutazione del danno parentale. L’Osservatorio ha dunque stabilito due differenti valori per il “punto”, e specificamente:

  • € 3.911,00 per la perdita di genitori/figli/coniuge ed assimilati;
  • € 1.698,00 per la perdita di fratelli/nipoti.

La distribuzione dei “punti” viene effettuata secondo le indicazioni della Suprema Corte, e cioè tenendo conto – indefettibilmente – dei seguenti fattori:

  • la relazione di parentela tra la “vittima primaria” (il defunto) e la “vittima secondaria” (il danneggiato superstite);
  • l’età del defunto;
  • l’età del danneggiato superstite;
  • la situazione di convivenza tra i due;
  • l’eventuale sopravvivenza di altri congiunti del danneggiato superstite (limitatamente al suo “nucleo familiare primario”);
  • la qualità ed intensità della relazione affettiva tra il defunto e il danneggiato superstite.

E’ fatta salva, naturalmente, la possibilità per il Giudice del merito di applicare correzioni basate sulla specificità della situazione e, qualora ricorrano circostanze assolutamente eccezionali, di effettuare una diversa valutazione, sempre fornendone adeguata motivazione.

SCHEMI RIASSUNTIVI (Tabella Milano)

Tabella Milano integrata a punti per la liquidazione del danno non patrimoniale da perdita del genitore, figlio, coniuge non separato/parte dell’unione civile/convivente di fatto

Dettagli generaliValori
Forbice della tabella con valori aggiornati al 01/01/2024da € 195.551,59 a € 391.103,18
Valore punto 2024€ 3.911,00
Punti totali118
Età vittima primaria (defunto)Punti
0-10 anni28
11-20 anni26
21-30 anni24
31-40 anni22
41-50 anni20
51-60 anni18
61-70 anni16
71-80 anni12
81-90 anni8
91-100 anni4
Età vittima secondaria (danneggiato superstite)Punti
0-10 anni28
11-20 anni26
21-30 anni24
31-40 anni22
41-50 anni20
51-60 anni18
61-70 anni16
71-80 anni12
81-90 anni8
91-100 anni4
Situazione di convivenzaPunti
Conviventi16
Non conviventi, ma nello stesso stabile/condominio8
Non conviventi0
Numero di superstiti nel nucleo familiare primario del danneggiatoPunti
Nessun superstite16
1 superstite14
2 superstiti12
3 superstiti9
4 superstiti o più0
Qualità ed intensità della relazione affettivaPunti
Da valutare discrezionalmente alla luce sia dei parametri precedenti sia di ulteriori circostanze, relative – ad esempio, ma non soltanto – ai seguenti aspetti:
Frequentazioni/contatti – Assenti, sporadici, frequenti, giornalieri
Condivisione festività/ricorrenze – Assente, sporadica, frequente, sempre
Condivisione di vacanze – Assente, sporadica, frequente, sempre
Condivisione attività (lavoro, hobby, sport) – Assente, sporadica, frequente, giornaliera
Assistenza sanitaria/domestica – Assente, sporadica, frequente, giornaliera
Durata e gravità malattia vittima primaria – Agonia, penosità, durata che causa sofferenza nella vittima secondaria
Altri casi – Varie circostanze di fatto
Fino a 30

Tabella Milano integrata a punti per la liquidazione del danno non patrimoniale da perdita del fratello/nipote

Dettagli generaliValori
Forbice della tabella con valori aggiornati al 01/01/2024da € 28.301,23 a € 169.830,60
Valore punto 2024€ 1.698,00
Punti totali116
Età vittima primaria (defunto)Punti
0-20 anni20
21-30 anni18
31-40 anni16
41-50 anni14
51-60 anni12
61-70 anni10
71-80 anni8
81-90 anni4
91-100 anni2
Età vittima secondaria (danneggiato superstite)Punti
0-20 anni20
21-30 anni18
31-40 anni16
41-50 anni14
51-60 anni12
61-70 anni10
71-80 anni8
81-90 anni4
91-100 anni2
Situazione di convivenzaPunti
Conviventi20
Non conviventi, ma nello stesso stabile/condominio8
Convivenza > 30 anni25
Convivenza > 40 anni30
Non conviventi0
Numero di superstiti nel nucleo familiare primario del danneggiatoPunti
Nessun superstite16
1 superstite14
2 superstiti12
3 superstiti9
4 superstiti o più0
Qualità ed intensità della relazione affettivaPunti
Da valutare discrezionalmente alla luce sia dei parametri precedenti sia di ulteriori circostanze, relative – ad esempio, ma non soltanto – ai seguenti aspetti:
Frequentazioni/contatti – Assenti, sporadici, frequenti, giornalieri
Condivisione festività/ricorrenze – Assente, sporadica, frequente, sempre
Condivisione di vacanze – Assente, sporadica, frequente, sempre
Condivisione attività (lavoro, hobby, sport) – Assente, sporadica, frequente, giornaliera
Assistenza sanitaria/domestica – Assente, sporadica, frequente, giornaliera
Durata e gravità malattia vittima primaria – Agonia, penosità, durata che causa sofferenza nella vittima secondaria
Altri casi – Varie circostanze di fatto
Fino a 30
Avv. Chiarini per Italia Oggi - Danno non patrimoniale da uccisione del congiunto
Leggi l’articolo dell’Avv. Chiarini pubblicato dalla testata “Italia Oggi” sul danno da perdita parentale e sui metodi per la sua liquidazione

Danno da perdita parentale: cosa dicono le tabelle di Roma

Le Tabelle del Tribunale di Roma rappresentano uno degli strumenti di riferimento per la liquidazione del danno non patrimoniale da perdita del rapporto parentale. Il sistema tabellare, basato su criteri a punti, è strutturato per garantire equità e prevedibilità nella quantificazione del risarcimento, conformemente agli orientamenti giurisprudenziali.

A differenza delle Tabelle di Milano, che stabiliscono valori distinti per ogni punto a seconda del grado di parentela, le Tabelle di Roma attribuiscono un punteggio iniziale al danneggiato superstite, sulla base della relazione con il defunto, e applicano poi fattori correttivi legati all’età, alla convivenza e alla struttura del nucleo familiare superstite.

Il punteggio complessivo viene moltiplicato per un valore fisso di € 11.356,15 per determinare l’importo del risarcimento.

I fattori considerati sono:

  • Relazione di parentela tra la vittima primaria e il superstite, con punteggi differenti per coniuge, figli, genitori, fratelli, nonni e altri parenti.
  • Età del defunto, con un punteggio più alto per le vittime più giovani.
  • Età del superstite, con un valore maggiore per i più giovani, in considerazione del maggiore impatto psicologico della perdita.
  • Convivenza con il defunto, che attribuisce un punteggio aggiuntivo in caso di coabitazione stabile.
  • Presenza o assenza di altri familiari conviventi, con un incremento del punteggio per chi rimane privo di supporto familiare.
  • Inesistenza di altri familiari non conviventi fino al secondo grado di parentela, che può comportare un ulteriore aumento del risarcimento.

Possibili correzioni del punteggio

Le Tabelle di Roma prevedono alcuni correttivi discrezionali, che il giudice può applicare in base alla specificità del caso concreto. In particolare:

  • Mancata convivenza con il defunto → può comportare una riduzione del punteggio fino alla metà, se incide significativamente sulla qualità della relazione.
  • Assenza di altri familiari fino al secondo grado di parentela → può determinare un aumento del punteggio dal 33% al 50%, in considerazione della maggiore solitudine del superstite.

SCHEMI RIASSUNTIVI (Tabella Roma)

Dettagli generaliValore
Valore punto 2023€ 11.356,15
Relazione con il defuntoPunti
Genitore20
Figlio18
Avo6
Fratello7
Nipote6
Zio6
Cugino2
Coniuge20
Convivente more uxorio20
Età vittima (defunto)Punti
0-10 anni5
11-20 anni4,5
21-30 anni4
31-40 anni3,5
41-50 anni3
51-60 anni2,5
61-70 anni2
71-80 anni1,5
81 e oltre1
Età congiunto (danneggiato)Punti
0-10 anni5
11-20 anni4,5
21-30 anni4
31-40 anni3,5
41-50 anni3
51-60 anni2,5
61-70 anni2
71-80 anni1,5
81 e oltre1
Altre circostanzePunti
Conviventi4
Non conviventiPossibile riduzione fino alla metà
Assenza altri familiari conviventi3
Assenza altri familiari fino al secondo gradoAumento da un terzo alla metà
Avv. Gabriele Chiarini per Sole24Ore - Danno parentale
Danno parentale: tabelle di Roma o di Milano?Leggi l’articolo dell’Avv. Chiarini pubblicato da NT+ Diritto del Sole24Ore

[…] La morte
si sconta
vivendo
.

Giuseppe Ungaretti, Sono una creatura